DRONE-TECH, nuovo progetto tra DTA e imprese Israeliane.

Un’altra iniziativa del Distretto Tecnologico Aerospaziale sarà avviata a breve in collaborazione con imprese israeliane che operano nel settore dei droni. Il progetto è stato preparato nell’ambito di una collaborazione che il DTA ha avviato un anno fa con il programma INDI-Israelian National Drone Initiative e che ha dapprima permesso uno scambio di conoscenze sulle modalità di svolgimento di grandi campagne di sperimentazione, come quelle realizzate dal DTA nei mesi passati con base nel Grottaglie Airport Test Bed, per vari progetti di sperimentazione nazionali ed europei, e nell’Urban Drone Range di Bari ed in particolare l’iniziativa Drones Beyond 2022.

Il nuovo progetto DRONE-TECH (Building a commercial solution for reducing illegal waste dumping based on drones and artificial intelligence technologies) è stato approvato nell’ambito del Bando industriale 2022 – Accordo di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica tra Italia e Israele e sarà realizzato in collaborazione tra il DTA ed Università di Bari, per l’Italia, e High Lander Aviation e Sightec, per Israele.

Il progetto intende mettere a punto soluzioni innovative per il monitoraggio di aeree urbane e peri-urbane al fine di individuare accumuli di rifiuti illegali e discariche abusive utilizzando droni per l’acquisizione delle immagini e applicazioni basate su intelligenza artificiale per il riconoscimento automatico degli accumuli. L’obiettivo è sviluppare e mettere a punto una soluzione ed un servizio aereo innovativo eseguito con droni in grado di fornire agli operatori (utenti del servizio) informazioni sulla localizzazione e la tipologia di accumuli. Gli operatori avranno quindi uno strumento efficace ed efficiente per identificare puntualmente le aree a rischio, le dimensioni del fenomeno e per semplificare e accelerare le procedure di ripristino dei luoghi.

Il progetto è stato preparato grazie alla collaborazione tra il DTA e il Comune di Bari all’interno del Drone Living Lab. Il progetto prevede una fase sperimentale che permetterà di verificare le condizioni operative di voli di tipo BVLOS (Beyond Visual Line of Sight) in aree urbane e peri-urbane in uno scenario regolatorio in rapida trasformazione e di mettere a punto metodologie ed applicazioni basate sulla tecnologia dell’intelligenza artificiale per la gestione e processamento dei dati più veloci ed efficaci. Il progetto, quindi, presenta sia innovazioni in ambito aeronautico sia in ambito dei servizi per smart city.

Il problema dei rifiuti abbandonati è significativamente rilevante nelle aree urbane e periferiche e la principale difficoltà che il progetto intende risolvere è la lentezza e il costo dell’individuazione degli accumuli. L’individuazione è attualmente realizzata in alcuni luoghi tramite foto-trappole o in generale tramite ricognizioni effettuate da personale a terra. L’uso dei droni permetterà di monitorare automaticamente in tempi molto più brevi e con costi molto minori ampie aree territoriali. L’uso dell’intelligenza artificiale, che sfrutta i dati raccolti con speciali sensori aviotrasportati, permetterà invece di individuare e riconoscere la tipologia degli accumuli rendendo più efficaci ed efficienti le operazioni di rimozione.

Il Presidente del DTA, Giuseppe Acierno, ha dichiarato: “Il consolidamento della nostra collaborazione con i partners israeliani ci aiuta a stare vicino ai livelli più alti di innovazione e ci permette di rafforzare collaborazioni con un paese che rappresenta l’eccellenza mondiale nel campo droni. Siamo al contempo contenti dell’essere stati ritenuti idonei al programma di cooperazione industriale Italo-israeliana sostenuta dal Ministero degli Esteri.”

Il progetto continua nello sforzo di rafforzare ed internazionalizzare le conoscenze e le capacità che il DTA sta capitalizzando nella sperimentazione di servizi innovativi con droni (Innovative Aerial Services) per Bari Smart City e avvicina il sistema aerospaziale israeliano, tra i più avanzati e dinamici al mondo, a quello pugliese così da generare nuove opportunità per lo sviluppo di competenze e nuove forme di imprenditorialità.

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