Comunicato stampa
“ La quarta rivoluzione industriale tra sfide e cambiamenti: siamo pronti?” – Marzo 2019La risposta dei dirigenti del Cluster tecnlogici nazionali alla tavola rotonda coordinata dal presidente del DTA Giuseppe Acierno, in occasione della presentazione di una pubblicazione contenente i risultati di alcuni di ricerca, finanziati dal Miur, gestiti dal Distretto tecnologico aerospaziale e dagli enti soci.“Meno bulloni e più programmazione per la quarta rivoluzione industriale”I cluster tecnologic i nazionali avranno un riconoscimento per decreto ha affermato Silvia Nardelli (dirigente del servizi Incentivazione e sostegno alla competitività del Miur), ma insieme al riconoscimento al quale sta lavorando il governo è necessario che, parola dei Cristina Leone, presidente del Cluster nazionale dell’aerospazio” si lavori alla programmazione su periodi medio- lunghi, così come accade in Europa dove si sa cosa accadrà sino al 2026-2030, sono noti i budget e le priorità”. Sono queste alcune delle risposte offerte dai presidenti dei Cluster nazionali in occasione della tavola rotonda sul tema “ La quarta rivoluzione industriale tra sfide e cambiamenti: siamo pronti?”, organizzata e coordinata da Giuseppe Acierno, presidente del Dta (Distretto tecnologico aerospaziale) a conclusione della iniziativa, svoltasi a Villa Romamazzi Carducci, di presentazione di una pubblicazione( contente i risultati di alcuni progetti di ricerca completati dal Dta negli ultimi anni con finanziamenti del Miur.La pubblicazione è stata curata da Giuseppe Acierno, Silvano Capuzzo, Manuela Matarrese e Antonio Zilli. Alla tavola rotonda hanno partecipato, insieme a Nardelli e Leone: Domenico Laforgia, Direttore del Dipartimento Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione, Formazione e Lavoro, Regione Puglia;Laura Morgagni, Segretario Generale, del Cluster Tecnologico Nazionale Tecnologie per le Smart Communities; Enrico Pisino, Presidente cluster Nazionale Trasporti; Pietro Aleardo Siciliano, Presidente del Cluster Tecnologico Nazionale “Tecnologie per gli ambienti di vita”; Gianluigi Viscardi, Presidente, Cluster Nazionale Fabbrica Intelligente.
Da tutti i partecipanti alla tavola rotonda è venuta una risposta unitaria sulla necessità “ che i ministeri si integrino nell’affrontare la sfida del futuro e si elimini quanti più bulloni è possibile per dare forza alle sfide dell’innovazione che ci attendono”.
Cristina Leone, che è un manager di Lenardo Spa ha sottolineato che “per le piccole aziende è difficile fare ricerca e il Cluster può svolgere il compito di collegare piccola e grande impresa per rendere competitivo il sistema lavorando lungo tre direttive: innovazione, digitalizzazione e sicurezza”.
Laforgia ha fatto riferimento a “una macchina amministrativa imballata, controllata da una ignoranza attiva e pericolosissima che ha riempito i gangli attivi del Paese” nel quale cresce il deficit della cultura di impresa e gli imprenditori, isolati, non sanno neppure cosa chiedere”. Per costruire una vera prospettiva il direttore delle Politiche di Sviluppo della Regione Puglia, ha avuto il coraggio di richiedere “meno moralismo e maggiori competenze per rilanciare i programmi industriali”. Ha rivendicato alla Regione “l’intuizione di rilanciare l’aeroporto industriale di Grottaglie” e ha riconosciuto il grande lavoro svolto dal Dta, “perché sin dalla nascita si decise di puntare su una guida a tempo pieno, sicché Acierno si è potuto dedicare al Distretto a tempo pieno facendolo diventare una eccellenza della Puglia”.
Pietro Aleardo Siciliano, Presidente del Cluster Tecnologico Nazionale “Tecnologie per gli ambienti di vita”, ha rimarcato il risultato che si può ottenere “mettendo a braccetto utente, impresa ed ente di ricerca per capire il prodotto finale su cui lavorare insieme”. Siciliano ha sottolineato la necessità che i Cluster “lavorino per armonizzare le buone idee su cui lavorare ed evitare quelle vecchiotte ed estemporanee”.
Viscardi ha rimarcato la necessità che per trasformare le fabbriche “Miur e Mise lavorino insieme”. Anche Laforgia ha convenuto sulla necessità di integrazione tra Miur e Mise, ricordando, da ex rettore di Unisalento, che la trasformazione del sistema è partita “quando le Università si sono messe al servizio del territorio”.
Da Laura Morgagni è venuta la richiesta di investimenti sulle infrastrutture, con esigenza di tempi certi di realizzazione in un rapporto pubblico-privato per costruire un sistema performante che “lavori a bordo auto e a bordo strada per rafforzare la sicurezza nel campo della mobilità intelligente anche attraverso l’utilizzo della digitalizzazione”.
La dirigente del Miur, Nardelli, ha riconosciuto che “vi sono troppi bulloni nei posti sbagliati” che impediscono un percorso più spedito nel campo dell’innovazione, “ma molti operatori non conoscono le norme che devono osservare”.
Acierno ha salutato la presenza tra il folto pubblico di tecnici, docenti e scienziati del professore Luciano Guerriero, primo presidente (dalla fondazione del 1988 al 1993) dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi)
La prima parte dell’iniziativa, con introduzione affidata Manuela Matarrese, responsabile della formazione del Dta, è servita illustrare i risultati dei seguenti progetti gestititi dal Dta come capofila e portati a compimento insieme alle aziende socie e ai partner. Da Benedetto Gambino, di Leonardo SpA sono stati illustrati i risultati raggiunti con il progetto DIMAS “Tecnologie e processi ad alta automazione per la produzione di strutture in composito e loro manutenzione nel ciclo di vita dei prodotti”; da Giuseppe Totaro, di Leonardo SpA, i risultati di SPIA “Strutture Portanti Innovative Aeronautiche; da Maria Rita Petrachi, di AvioAero, i risultati di TEMA “Tecnologie Produttive per Leghe di Alluminio ed al Titanio”. E ancora: da Cristoforo Abbattista, di Planetek, i risultati di APULIA SPACE “sviluppo di tecnologie abilitanti nei segmenti Spazio, Terra e Utente”; da Silvio Pappadà, del Consorzio Cetma le risultanze di MAIPCO “Metodologie Avanzate di Ispezione e Controllo dei processi produttivi di strutture complesse in composito”; da Giuseppe Giliberti, di AvioAero i risultati di MEA “Gestione ibrida dell’energia per applicazioni aeronautiche”.
“ La quarta rivoluzione industriale tra sfide e cambiamenti: siamo pronti?” – Marzo 2019La risposta dei dirigenti del Cluster tecnlogici nazionali alla tavola rotonda coordinata dal presidente del DTA Giuseppe Acierno, in occasione della presentazione di una pubblicazione contenente i risultati di alcuni di ricerca, finanziati dal Miur, gestiti dal Distretto tecnologico aerospaziale e dagli enti soci.“Meno bulloni e più programmazione per la quarta rivoluzione industriale”I cluster tecnologic i nazionali avranno un riconoscimento per decreto ha affermato Silvia Nardelli (dirigente del servizi Incentivazione e sostegno alla competitività del Miur), ma insieme al riconoscimento al quale sta lavorando il governo è necessario che, parola dei Cristina Leone, presidente del Cluster nazionale dell’aerospazio” si lavori alla programmazione su periodi medio- lunghi, così come accade in Europa dove si sa cosa accadrà sino al 2026-2030, sono noti i budget e le priorità”. Sono queste alcune delle risposte offerte dai presidenti dei Cluster nazionali in occasione della tavola rotonda sul tema “ La quarta rivoluzione industriale tra sfide e cambiamenti: siamo pronti?”, organizzata e coordinata da Giuseppe Acierno, presidente del Dta (Distretto tecnologico aerospaziale) a conclusione della iniziativa, svoltasi a Villa Romamazzi Carducci, di presentazione di una pubblicazione( contente i risultati di alcuni progetti di ricerca completati dal Dta negli ultimi anni con finanziamenti del Miur.La pubblicazione è stata curata da Giuseppe Acierno, Silvano Capuzzo, Manuela Matarrese e Antonio Zilli. Alla tavola rotonda hanno partecipato, insieme a Nardelli e Leone: Domenico Laforgia, Direttore del Dipartimento Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione, Formazione e Lavoro, Regione Puglia;Laura Morgagni, Segretario Generale, del Cluster Tecnologico Nazionale Tecnologie per le Smart Communities; Enrico Pisino, Presidente cluster Nazionale Trasporti; Pietro Aleardo Siciliano, Presidente del Cluster Tecnologico Nazionale “Tecnologie per gli ambienti di vita”; Gianluigi Viscardi, Presidente, Cluster Nazionale Fabbrica Intelligente.
Da tutti i partecipanti alla tavola rotonda è venuta una risposta unitaria sulla necessità “ che i ministeri si integrino nell’affrontare la sfida del futuro e si elimini quanti più bulloni è possibile per dare forza alle sfide dell’innovazione che ci attendono”.
Cristina Leone, che è un manager di Lenardo Spa ha sottolineato che “per le piccole aziende è difficile fare ricerca e il Cluster può svolgere il compito di collegare piccola e grande impresa per rendere competitivo il sistema lavorando lungo tre direttive: innovazione, digitalizzazione e sicurezza”.
Laforgia ha fatto riferimento a “una macchina amministrativa imballata, controllata da una ignoranza attiva e pericolosissima che ha riempito i gangli attivi del Paese” nel quale cresce il deficit della cultura di impresa e gli imprenditori, isolati, non sanno neppure cosa chiedere”. Per costruire una vera prospettiva il direttore delle Politiche di Sviluppo della Regione Puglia, ha avuto il coraggio di richiedere “meno moralismo e maggiori competenze per rilanciare i programmi industriali”. Ha rivendicato alla Regione “l’intuizione di rilanciare l’aeroporto industriale di Grottaglie” e ha riconosciuto il grande lavoro svolto dal Dta, “perché sin dalla nascita si decise di puntare su una guida a tempo pieno, sicché Acierno si è potuto dedicare al Distretto a tempo pieno facendolo diventare una eccellenza della Puglia”.
Pietro Aleardo Siciliano, Presidente del Cluster Tecnologico Nazionale “Tecnologie per gli ambienti di vita”, ha rimarcato il risultato che si può ottenere “mettendo a braccetto utente, impresa ed ente di ricerca per capire il prodotto finale su cui lavorare insieme”. Siciliano ha sottolineato la necessità che i Cluster “lavorino per armonizzare le buone idee su cui lavorare ed evitare quelle vecchiotte ed estemporanee”.
Viscardi ha rimarcato la necessità che per trasformare le fabbriche “Miur e Mise lavorino insieme”. Anche Laforgia ha convenuto sulla necessità di integrazione tra Miur e Mise, ricordando, da ex rettore di Unisalento, che la trasformazione del sistema è partita “quando le Università si sono messe al servizio del territorio”.
Da Laura Morgagni è venuta la richiesta di investimenti sulle infrastrutture, con esigenza di tempi certi di realizzazione in un rapporto pubblico-privato per costruire un sistema performante che “lavori a bordo auto e a bordo strada per rafforzare la sicurezza nel campo della mobilità intelligente anche attraverso l’utilizzo della digitalizzazione”.
La dirigente del Miur, Nardelli, ha riconosciuto che “vi sono troppi bulloni nei posti sbagliati” che impediscono un percorso più spedito nel campo dell’innovazione, “ma molti operatori non conoscono le norme che devono osservare”.
Acierno ha salutato la presenza tra il folto pubblico di tecnici, docenti e scienziati del professore Luciano Guerriero, primo presidente (dalla fondazione del 1988 al 1993) dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi)
La prima parte dell’iniziativa, con introduzione affidata Manuela Matarrese, responsabile della formazione del Dta, è servita illustrare i risultati dei seguenti progetti gestititi dal Dta come capofila e portati a compimento insieme alle aziende socie e ai partner. Da Benedetto Gambino, di Leonardo SpA sono stati illustrati i risultati raggiunti con il progetto DIMAS “Tecnologie e processi ad alta automazione per la produzione di strutture in composito e loro manutenzione nel ciclo di vita dei prodotti”; da Giuseppe Totaro, di Leonardo SpA, i risultati di SPIA “Strutture Portanti Innovative Aeronautiche; da Maria Rita Petrachi, di AvioAero, i risultati di TEMA “Tecnologie Produttive per Leghe di Alluminio ed al Titanio”. E ancora: da Cristoforo Abbattista, di Planetek, i risultati di APULIA SPACE “sviluppo di tecnologie abilitanti nei segmenti Spazio, Terra e Utente”; da Silvio Pappadà, del Consorzio Cetma le risultanze di MAIPCO “Metodologie Avanzate di Ispezione e Controllo dei processi produttivi di strutture complesse in composito”; da Giuseppe Giliberti, di AvioAero i risultati di MEA “Gestione ibrida dell’energia per applicazioni aeronautiche”.